CHE COSA E' UN OLIO ESSENZIALE?

Gli oli essenziali (O.E.) sono i principi odoriferi di moltissime piante (o parti di esse) e sono costituiti da miscele complesse di sostanze organiche oleose, per lo più volatili, di costituzione chimica diversa (aldeidi, chetoni, alcoli, fenoli, terpeni, sesquiterpeni, esteri, lattoni, eteri..), localizzate in particolari tessuti del vegetale....

Dr. Leonardo Paoluzzi

3/2/2024

Gli oli essenziali (O.E.) sono i principi odoriferi di moltissime piante (o parti di esse) e sono costituiti da miscele complesse di sostanze organiche oleose, per lo più volatili, di costituzione chimica diversa (aldeidi, chetoni, alcoli, fenoli, terpeni, sesquiterpeni, esteri, lattoni, eteri..), localizzate in particolari tessuti del vegetale.

La loro storia prende inizio da lontano, nell’antico Egitto, circa 4500 anni prima di Cristo, dove la medicina, la farmacia e la profumeria erano scienze poste sotto la protezione di Horus. I commercianti avevano importato l’arte del distillare dalla Cina (cannella, anice, zenzero), dall’India e dalla Persia Le qualità antisettiche ed antibatteriche di molte di esse furono applicate poi all’arte dell’imbalsamazione e poiché erano delle sostanze rare, preziose e facilmente trasportabili dalle carovane, venivano utilizzate per il baratto: sandalo, cardamomo, cannella, incenso, mirra.

Fu proprio Abu Ali Sina, detto Avicenna, il grande medico-filosofo arabo, che intorno all’anno 1000, mise a punto l’alambicco per fare la distillazione degli oli.

Solo in epoca recente, nel 1936 il francese Gattefossé, a seguito di un incidente occorsogli in laboratorio e risanato “involontariamente” con l’olio essenziale di lavanda, recupera e ripropone questa progettualità terapeutica nel suo libro sull’aromaterapia, dopo secoli di disuso in occidente.

Come funzionano gli oli essenziali?

Il meccanismo d’azione generale delle molecole aromatiche non è univoco nel senso che ci sono due differenti punti di vista (Buchbauer, 1993).

La teoria dell’effetto riflettore ritengono che le molecole aromatiche agiscano mediante la stimolazione di nervi olfattori, che terminano nell’emisfero cerebrale destro, dove si connettono al sistema limbico responsabile di tutte le nostre emozioni e sensazioni, come l’ansia, paura, armonia e desiderio sessuale.

La teoria dell’effetto sistemico sostengono che le molecole aromatiche agiscano mediante interazioni molecolari dirette con i corrispondenti recettori del Sistema Nervoso Centrale La stimolazione di centri midollari mediante le molecole aromatiche agisce anche mediante l’influenza riflessa attraverso i nervi olfattori.

Per quanto riguarda il loro effetto sui comportamenti le funzioni neurovegetative dell’uomo, sono stati discussi a livello scientifico due diversi meccanismi (Jellinek, 1997)

  • meccanismo farmacologico, per una diretta interazione tra le molecole aromatiche ed i recettori nervosi.

  • meccanismo psicologico, attraverso l’evolversi di soggettive esperienze olfattive di memoria.

CHE COSA E' UN OLIO ESSENZIALE?

Oli essenziali perché?

La moderna farmacologia si è ispirata ampiamente alla natura ed in particolare alle molecole aromatiche contenute nei vegetali, ma l’uso della singola molecola separata da tutto il resto ha creato e crea non pochi problemi sia di resistenza “antibiotica” che di tossicità.

La natura nella sua sapienza di milioni di anni ha messo insieme nella stessa pianta e nello stesso olio un coacervo di molecole che fra loro si sono “armonizzate” a tal punto che non creano resistenze batteriche, quando usati come antibiotici naturali, né tossicità iatrogena.

L’attività dei composti degli oli è legata alla loro struttura chimica e si sa che la struttura chimica non si dissocia dall’attività bio-energetica-elettrica, pertanto, ogni olio essenziale è vettore di informazione che si manifesta e si esprime a più livelli.

Il modo d’azione si manifesta secondo tre diverse modalità

1) Attraverso un’azione diretta della molecola o di uno dei suoi metaboliti sui microorganismi patogeni, su una funzione fisiologica, su un metabolismo, …. Questa azione può essere fisiologica o tossica; esempio: la Salvia sclarea per analogia strutturale dello sclareolo ha attività estrogenica; l’olio essenziale di Noce moscata conterrebbe una molecola precursore di anfetamina (Lapraz, Duraffourd). Inoltre l’attività chimica diretta si esprime nel quadro della lotta contro i microorganismi patogeni tramite la loro tossicità.

2) Attraverso un’azione indiretta modificando il terreno locale e generale, agendo su processi biologici. I lavori di Menetrier e Vincent che hanno messo in evidenza l’importanza, il primo, dei fenomeni catalitici, il secondo, dell’attività bioelettronica, sono alla base di questo modo di intendere gli oli essenziali in quanto alcuni (monoterpeni) sono forti accettori dell’ossigeno libero quindi ad azione antiradicalica.

3) Attraverso un’azione informazionale esogena olfattiva ed endogena neurologica, endocrina, immunitaria e psichica. Tutto ciò accade in quanto l’alta diffusibilità delle molecole nell’ambiente aereo agiscono direttamente sin da quando vengono inalate, influenzando le aree olfattive corticali. L’impatto crea una re-azione a catena capace di investire l’intero organismo.

Quali sono i campi di applicazione?

Il vasto campo d’azione degli oli essenziali possiamo ridurlo per sintesi a 4 campi terapeutici fondamentali

  • Il primo campo terapeutico d’applicazione, al quale dedichiamo più attenzione in quanto il più trascurato, è senz’altro la psiche e la sfera psichica in generale, con tutte le sue ripercussione sia organiche vegetative che emozionali. All’interno di questo vasto capitolo facciamo confluire tutte le patologie funzionali ed organiche tipo le varie forme di distonia neurovegetativa, patologie con assenza di compromissione organica di rilevanza e tutte le malattie psicosomatiche.

  • Il secondo campo terapeutico d’applicazione, riguarda l’apparato digerente in tutta la sua estensione, a partire dalla mucosa buccale fino al tratto più distale, passando per il duodeno, il cardias, lo stomaco, il duodeno, fino al colon.

  • Il terzo campo terapeutico d’applicazione, è quello sicuramente più studiato e con il maggior numero di lavori clinici all’attivo è quello infettivo, relativo a batteri, virus, funghi, protozoi e altre forme di vita parassitarie.

  • Il quarto campo terapeutico d’applicazione, riguarda il versante cutaneo ed articolare, oltre a quello tendineo muscolare, attraverso l’utilizzazione topica con massaggio in abbinamento con oli vegetali che servono da supporto e da vettore. In questo campo includiamo la cosmetica e l’estetica.

Limitiamo l’interesse a: infettivo, psicosomatico (gastroenterico)

Quali oli: pino, santoreggia, origano (antinfettivo); tea tree, cannella, chiodi di garofano, timo, palmarosa (antimicrobico generico);

lavanda, isoppo, maggiorana (helicobacter)

Chiodi di garofano:

Stimola la circolazione, Analgesico dentario Antiparassitario Antifungino, antivirale, Candidosi,Tonico uterino.

Lavanda:

Rasserenante, regolatore del sistema nervoso, lenitivo, dermopurificante, vulnerario, rigenerante, calmante, sedativo, antidepressivo, antivirale, antisettico, tonico cardiaco, sedativo, ipotensivo, antalgico.

Origano:

Il più potente antisettico naturale

Isoppo:

anticatarrale, espettorante, antiasmatico, antivirale

Pino:

Tonico potente, cortison-like, Antisettico respiratorio ed espettorante, Analgesico cutaneo e rubefacente,decongestionante linfatico, ipertensivo, fungicida,drenante polmonare, sostiene le surrenali, analgesico, antinfettivo

Timo:

Antisettico, antivirale, stimolante immunitario, antifungino,diuretico, nervino,pelle e mucose delicate, ipertiroidismo, epilessia

Tea Tree:

Antisettico, generale potente (P, GI, Rn), anticatarrale, espettorante, antinfiammatorio, vermifugo, decongestionante venoso, antinevritico.

Santoreggia:

Antibatteriche, antifungine, digestive, cicatrizzanti, antispasmodica, astringente

Cannella:

Stimolante circolatorio e respiratorio, antisettico, antifungino, astringente, ossidante, tonico, stimolante generale, afrodisiaco, emmenagogo, iperemizzante.

Palmarosa:

Azione antibatterica/virale potente e a largo spettro, Antifungino, stimolante immunitario, Idratante e cicatrizzante, eccellente, drenante linfatico, Seboregolatore, Tonico uterino, neurotonico, cardiotonico.

Maggiorana:

potensivo, vasodilatante, sedativo, calmante potente del S.N.C. , Antiastenico, riequilibra lo stato nervoso generale, fungicida, antibatterico potente, antalgico

N.B. controindicazioni: asma, gravidanza